Ogni monastero ha bisogno di un fulcro, un nucleo dal quale potersi evolvere. Il fulcro oggi sono i fondatori e tutti gli amici, partners, soci, sostenitori che quotidianamente investono le loro forze in questo grande progetto.
Prima della costituzione di Mx3M gli studi e le analisi effettuate ed il modello di business definito sono state relative ad una ipotesi caratterizzata da ampi spazi, con molti vincoli e protetta per il suo valore storico.
Da alcuni mesi è in attuazione il percorso relativo ad un bando di generazione di idee e proposta di rendering formulata per un’ipotesi senza vincoli ed uno studio interno che ha l’obiettivo di creare in Lombardia un luogo fisico che faciliti ed acceleri lo sviluppo di una comunità allargata, fondata sullo scambio intergenerazionale. Il primo Monastero, modulare, scalabile e riproducibile conterrà anche la sede della nostra Associazione.
Il bando, ad inviti, è stato attivato nel mese di marzo 2023, e le Realtà che hanno manifestato interesse ed hanno formalizzato la loro partecipazione sono numerose.
I partecipanti hanno avuto a disposizione tre mesi di tempo per la consegna dei lavori, consistenti in una progettazione di massima, avendo definito in parallelo l’area ed il territorio lombardo di riferimento, partners e fonti di finanziamento.
L’obiettivo è quello di iniziare la costruzione del primo significativo blocco del Monastero nel primo semestre del 2024.
Documentazione bando ad inviti:
La missione del Mx3M è di sviluppare e realizzare dei modelli esistenziali basati sui valori fondamentali che l’umanità ha saputo esprimere, quali i valori morali, etici, sociali, politici. Tali modelli, attraverso la riscoperta della comunità in senso lato, e nuovi modelli economici, educativi, formativi e sociali atti allo sviluppo di resilienza individuale e collettiva, consentiranno il superamento dell’odierna prospettiva antropocentrica a favore di un NUOVO MODO DI ESSERE, di una concezione globale del nostro pianeta, il BENE COMUNE (con il suo ambiente, i suoi territori, le sue acque e tutti i suoi esseri viventi) e di uno sviluppo umano sostenibile, coinvolgente e inclusivo, che sia anche garante della sopravvivenza, della salvaguardia e del benessere di tutti e di tutto ciò che ci circonda.
In sintesi, il nucleo iniziale deve tradursi in un luogo che faciliti e acceleri lo sviluppo di una comunità allargata, fondata sullo scambio inter-generazionale e su relazioni interpersonali soprattutto dirette. I monasteri benedettini, primo esempio in merito, erano luoghi in cui convivevano alcune caratteristiche molto interessanti, essendo centri di sviluppo ed accumulo di competenze, innovazione e sapere; motori di sviluppo del lavoro, della cultura della dignità del lavoro; punti di accoglienza e cura; luoghi aperti, di confronto, multi culturali, di passaggio, di frequentazione, di residenza; un insieme di attività strutturate, in parte localizzate e, in parte, decentrate. Insomma, un sistema a rete” che era non solo multiregionale, ma internazionale (simile nel funzionamento alle relazioni tra i moderni centri di ricerca scientifica). I principi di modernità del Monastero lo rendono ancora un modello vincente.
Riassumento, il progetto della sede fisica va ben oltre la parte architettonica ed ingegneristica, l’impiego di tecnologie avanzate, l’impatto ambientale zero, la sostenibilità, la modularità etc. È una progettazione che parte dalla ottimizzazione del rapporto umano, sociale, antropologico. Esso determina la scelta e l’organizzazione dei servizi, degli spazi per gli anziani, per i giovani, per la comunità tutta e restituisce la giusta dimensione, umana e ambientale al nostro vivere quotidiano, in una nuova (o forse riscoperta) visione dello spazio-tempo. La costituzione di un gruppo di lavoro multi-disciplinare, e quindi, il coinvolgimento prioritario di competenze psicologiche, sociali, antropologiche, mediche, filosofiche, economiche e, poi, di competenze tecniche (architettura, ingegneria, impianti etc.) è indispensabile, per la definizione del progetto di massima della sede fisica, partendo da una prima fase di generazione di idee incluso un rendering di riferimento.
CLASSIFICA FINALE BANDO
Commissione Tecnica composta da 6 membri, presieduta dal Dott. Mauro Danesino
Giuria composta da 7 membri, presieduta dal Prof. Stefano Casciani
In totale 13 esperti di Architettura e altre materie in modo da garantire elevata multidisciplinarietà.